Quando decidiamo di acquistare la prima casa dobbiamo:
1. capire il budget di cui possiamo disporre;
2. valutare se chiedere un mutuo bancario, un leasing, un finanziamento o se abbiamo la disponibilità liquida ne-
cessaria per raggiungere lo scopo prefissato senza contrarre un debito;
3. riuscire a trovare una casa bella, accogliente, in un posto piacevole e magari ad un prezzo abbordabile per le
nostre tasche.
Normalmente la banca per confermare la propria disponibilità a finanziare un privato, chiede la proposta di acquisto così da identificare l'immobile per poter iniziare la pratica di fattibilità; a questo punto, dopo aver deciso all'incirca quanto spendere, dovremmo cercare "la casa dei nostri sogni".
Una volta scelto la casa e verificato che abbiamo la disponibilità monetaria per l'acquisto, siamo a metà del percorso.
Se acquisteremo la futura casa sulla carta o in costruzione, come nel caso delle nostre proposte, avremo la possibilità di personalizzarla e potremo scegliere pavimenti, rivestimenti, sanitari, miscelatore ecc... oltre a poter magari anche decidere se aggiungere o rimuovere delle tramezze oppure se aggiungere piuttosto che togliere prese, punti luce ecc..
Una fantastica opportunità per mettere "del nostro" nella nostra nuova e bellissima casa.
Da una parte è un'ottima cosa avere un immobile da vendere ma dall'altra è un po' un intralcio.
Il consiglio migliore che possiamo dare: "prima vendete la vostra e poi acquistate la nostra" 😉 ...
Se vi accorderete prima con il venditore della casa che intendete acquistare, dovrete fornire delle tempistiche per il passaggio di proprietà ed è qui che entra in gioco il problema vendita.
Ovviamente è vostra intenzione VENDERE NON SVENDERE.
Se con il passare del tempo la vostra casa non otterrà il successo sperato e avrete delle scadenze da rispettare, sarete costretti ad abbassare il prezzo pur di vendere in tempo utile per riacquistare ed evitare le penali.
Al contrario se avrete già firmato il preliminare di vendita
della vostra casa, riuscirete sicuramente a trovare in tempi brevi quello che cercate...il mercato immobiliare è vasto e comunque noi abbiamo un'ampia scelta di diverse soluzioni immobiliari a vostra completa disposizione.😎
DETRAZIONI:
La detrazione principale che si può ottenere acquistando una nuova abitazione è quella del 50% sull'acquisto del box pertinenziale.
Tale detrazione viene applicata sull'ammontare IRPEF versato nell'anno.
Funziona così: "il venditore fa una dichiarazione dove esplicita il costo sostenuto per la costruzione del garage. L'acquirente, si detrae il 50% del su citato costo in 10 rate annuali che verranno rimborsate con il 730/dichiarazione dei redditi".
La domanda sorge spontanea: "se io non avessi reddito o il mio reddito fosse insufficiente?"
Nel primo caso non si avrebbe diritto alla detrazione.
Nel secondo caso si ha diritto alla detrazione in base alla capienza dell'IRPEF versata.
Per spiegare meglio il secondo caso proponiamo un esempio: " Il sig. Rossi in seguito all'acquisto del box pertinenziale può richiedere una detrazione di €. 500,00 l'anno per 10 anni.
Durante il 1° anno ha versato IRPEF per €. 300,00 (il Sig. Rossi il 1° anno potrà detrarre €. 300,00) ; durante il 2° anno l'IRPEF versata dal Sig. Rossi è di €. 600,00 (il Sig. Rossi il 2° anno potrà detrarre €. 500,00)".
VENDITA E RIACQUISTO:
Nel caso in cui avessimo invece venduto la nostra prima casa e ne riacquistassimo una nuova, potremmo portare in detrazione, all'atto notarile, anche una parte delle imposte (IVA inclusa) versate con il primo acquisto; questo a patto che la nuova abitazione sia comprata entro l'anno solare.
AGEVOLAZIONI:
Le agevolazioni sono diverse in base al tipo di acquisto.
In caso di acquisto prima casa da costruttore entro i 5 anni dalla fine lavori, l'aliquota IVA applicata è ridotta al 4% come anche sulle migliorie fatte in corso d'opera.
Se invece acquistiamo un immobile non nuovo o per il quale la fine lavori è stata presentata da oltre 5 anni ( a meno che il costruttore non eserciti l'opzione) è esente IVA e all'atto dovrà essere versata l'imposta di registro da calcolare sulla rendita catastale e non sul valore di vendita oltre all'imposta catastale e ipotecaria.